Autovelox sull’Aurelia bis di Sanremo
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Alla mezzanotte del 25 luglio del 2022 è entrato in funzione l’autovelox posto sull’Aurelia bis di Sanremo. Lo strumento di rilevazione della velocità è posizionato tra l’uscita della galleria Bussana e l’uscita Valle Armea al chilometro 3.150 dell’Aurelia bis.
Dal momento della sua attivazione fino alla fine dello scorso anno, vale a dire in cinque mesi, ha rilevato più di 25.000 infrazioni che hanno portato ad altrettante multe corrispondenti a sanzioni pecuniarie che sfiorano i 2,5 milioni di Euro.
L’opinione della stampa locale
Da qui l’accusa giunta da molte parti di utilizzare l’autovelox per far cassa e non per reali motivi di sicurezza, anche in considerazione dell’abbassamento del limite di velocità da 90 a 70 chilometri orari. Il presidente dell’Aci Ponente Ligure e organizzatore del rally di Sanremo, Sergio Maiga, lo ha definito al quotidiano La Stampa un multificio che peraltro porta gli automobilisti a frenare di colpo all’uscita della galleria per adeguarsi al limite dei 70 generando situazioni pericolose in un tratto che somiglia per conformazione a un’autostrada. Il direttore di esercizio dell’Autofiori, Claudio Fossati, ha dichiarato per contro che la decisione di modificare il limite è dettata da una circolare ministeriale e che il provvedimento è giustificato dal massiccio transito quotidiano di veicoli sulla tratta e dal numero di incidenti verificatisi in precedenza. Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano ligure Il Secolo XIX, i sinistri sarebbero avvenuti non nel tratto ora presidiato dall’autovelox che è un senso unico, bensì in quello immediatamente successivo che torna a doppio senso di circolazione e in cui il limite sale paradossalmente da 70 a 80 chilometri orari. Il tratto interessato dal velox è infatti un senso unico a due corsie, mentre il successivo, in cui il limite si alza, è una carreggiata a due corsie ma in cui ciascuna è riservata a un solo senso di marcia. Gli incidenti gravi sono avvenuti per lo più in quest’ultimo tratto e sono nella quasi totalità dei casi dovuti all’invasione della corsia opposta per effettuare sorpassi; la visibilità tra l’altro è anche limitata dallo scorrimento prevalentemente in galleria.
La sentenza del Tribunale di Imperia
Dinnanzi a un numero inusuale (per voler utilizzare un eufemismo) di multe comminate nel giro di pochi mesi, c’è anche chi ha presentato ricorso avverso i verbali. Il Tribunale di Imperia in particolare ha accolto il ricorso presentato da un automobilista destinatario di una multa di 700 Euro e a cui erano stati decurtati 6 punti dalla patente per essere transitato a circa 100 chilometri orari in prossimità dell’autovelox. Il difensore del ricorrente sottolineava nelle proprie memorie difensive come nel provvedimento notificato al suo assistito non fosse indicato il decreto prefettizio originale del 2021 contenente l’indicazione delle strade nelle quali è possibile posizionare gli autovelox e che alla stregua di costante e consolidata giurisprudenza della Corte di Cassazione il mancato inserimento dello stesso rappresenti una violazione del diritto di difesa e un vizio di motivazione tale da comportare la nullità della sanzione. Il difensore del ricorrente ha inoltre evidenziato l’assenza nel verbale degli atti relativi all’omologazione e alla taratura periodica dell’autovelox che ha rilevato l’infrazione. L’omologazione è un’operazione che viene effettuata prima della consegna del dispositivo alla polizia e che ha valenza ventennale mentre la taratura necessita di essere eseguita almeno una volta l’anno e giurisprudenza costante ha sancito che l’onere della prova delle suddette procedure non possa essere posto a carico del ricorrente. Il giudice di Imperia nelle motivazioni di accoglimento del ricorso ha affermato che “la difesa della Provincia ha allegato la circostanza che detto verbale riporta per tre volte il sito internet cui accedere (www.provinciaimperia.titan21.it) per prendere visione degli estremi dei decreti prefettizi […]. Tuttavia nel corso della discussione, la difesa dell’opponente ha esibito una pagina del sito della provincia con l’avviso ‘il portale del cittadino è stato sposato all’indirizzo https://provinciaimperia.portaleinfo.cloud: tale link, oltre a non corrispondere a quello sopra indicato, limitatamente alla parte finale, non è attivo e, pertanto, anche come verificato da questo Giudice nel corso della redazione del presente provvedimento, non è possibile accedere ai testi dei decreti prefettizi […] tale mancanza […] integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatario che pregiudica il diritto di difesa”.
La mancata indicazione del decreto prefettizio
Pertanto se sei destinatario di una multa per eccesso di velocità accertata tramite autovelox in cui non sono indicati il decreto prefettizio che autorizza il posizionamento dello stesso o gli atti relativi all’omologazione o alla taratura dell’apparecchio ti invitiamo a inviarci il verbale per una valutazione gratuita da parte del nostro team di esperti in vista di un eventuale ricorso.
Ho 66 anni e guido da quando avevo 18 anni. Sono sempre stato rispettoso dei limiti di velocità ove segnalati con l’intenzione di metterli a conoscenza dei guidatori per evitare la pericolosità di percorsi stradali. Non sono mai stato sanzionato e da molti anni il totale dei punti sulla patente è fermo al valore 30.
Nel mese di agosto 2023 sono stato in vacanza con la famiglia in Liguria, regione mai visitata. In due settimane ho percorso per quasi 1700 km di quella regione. Con mia grande sorpresa dopo pochi giorni che ero tornata a casa, ho ricevuto un verbale d’infrazione elevato all’uscita di quella galleria. Mi ha demoralizzato moltissimo costatare che oltre alla sanzione pecuniaria mi verranno anche tolti dei punti dalla patente. Sicuramente quell’autovelox farà incassare tanti euro, ma io non tornerò più a Sanremo e in quel Comune e il contributo dato con la multa sarà l’ultimo che spenderò per le attività commerciali di quella zona.