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Le zone a traffico a limitato (ZTL) sono state introdotte in moltissime città e progressivamente ampliate da qualche decina d’anni a questa parte. I principali vantaggi di limitare il traffico in alcune zone consistono nel rendere le stesse maggiormente fruibili ai pedoni (in particolare ai turisti) e nel ridurre l’inquinamento nei centri storici o in parte degli stessi. Nelle ZTL possono sempre circolare residenti e domiciliati in uno stabile situato all’interno delle zone interdette. Vi sono, inoltre, generalmente delle fasce orarie della giornata in cui l’accesso è consentito a tutti anche se le stesse variano da comune a comune, in quanto alcuni limitano il traffico la sera e la notte, altri invece ad esempio la mattina e il pomeriggio, lasciando libere alcune fasce orarie durante la pausa pranzo. Telecamere a circuito chiuso posizionate ai varchi d’ingresso riprendono le automobili che transitano, rilevando quindi i trasgressori.
I provvedimenti dei Comuni nei confronti dei turisti
Così, come per gli orari di attivazione delle ZTL, anche per quel che concerne eventuali deroghe nei confronti di turisti che soggiornano in strutture all’interno delle zone stesse, i comuni si sono mossi in maniera diversa l’uno dall’altro. Alcuni consentono ad albergatori e proprietari di bed and breakfast di segnalare le targhe dei propri ospiti, affinché possano circolare al pari dei residenti. In qualche caso è stato fatto gratuitamente, nella maggior parte invece dietro pagamento di un corrispettivo proporzionale al numero di veicoli segnalati e talvolta addirittura ponendo un tetto alle automobili per struttura (spesso inferiore al numero di ospiti che la struttura stessa può accogliere). Altre amministrazioni hanno, infine, ritenuto di non concedere nessuna deroga ai non residenti, anche se turisti, argomentando che gli stessi potrebbero utilizzare gli orari in cui il traffico è aperto per le operazioni di carico e scarico bagagli.
La sentenza del Consiglio di Stato SEZ. VI 18/09/2018 N.5454
Proprio dinnanzi a un caso come questo avvenuto nel comune di Merano è stato adito il Consiglio di Stato. Il comune del Trentino Alto Adige aveva infatti approvato una delibera che non concedeva nessuna deroga alla ZTL per i turisti, costringendoli di fatto a compiere le operazioni di carico e scarico bagagli dalle ore 6 alle ore 10, le uniche nell’arco della giornata in cui la circolazione era consentita. In primo grado il Tar competente respingeva il ricorso di un albergatore che veniva, invece, accolto in seconda istanza. Il Consiglio di Stato in particolare con sentenza n. 5454 del 18/09/2018 ha argomentato che “è irragionevole impedire ai clienti di una struttura ricettiva di avvicinarsi all’albergo con un veicolo per poter effettuare le operazioni di carico e scarico dei bagagli se non in determinati orari molto rigidi. Rientra infatti nelle nozioni di comune esperienza che gli arrivi e le partenze dei clienti di un albergo non possono essere concentrate, sotto un profilo logico organizzativo, ad una unica e rigida fascia oraria. E non appare neppure ragionevolmente esigibile che i clienti di un hotel siano costretti ad utilizzare parcheggi distanti per le semplici operazioni di carico e scarico dei bagagli”.
Hai ricevuto una multa per accesso in ztl per raggiungere l’hotel in cui soggiornavi?
Hotel in ZTL: Se sei il destinatario di una multa che ti è stata comminata in quanto sei entrato in una zona ZTL mentre ti recavi in una struttura ricettiva presso cui alloggiavi, considera che secondo quanto sancito dal Consiglio di Stato avresti dovuto avere la possibilità di raggiungere il tuo albergo con l’auto per effettuare le operazioni di carico e scarico bagagli. Ti consigliamo quindi di approfittare del nostro servizio di valutazione gratuita del verbale inviando lo stesso al nostro team di esperti in vista di un eventuale ricorso.