Partiamo da una nozione preliminare: che cosa è la prescrizione? La prescrizione è l’istituto giuridico in virtù del quale un diritto soggettivo si estingue, cessa di esistere e di poter essere, quindi, esercitato. L’estinzione consegue alla circostanza che il diritto non sia stato esercitato dal suo titolare durante un periodo di tempo determinato dalla legge. Perché, quindi, si parla di prescrizione in merito alle cartelle equitalia?
Tempo fa, tuttavia, gli organi di stampa hanno diffuso la notizia che il termine era stato abbreviato a due anni. La notizia, purtroppo, è falsa ed è servita solo a generare tanta confusione.
L’equivoco è nato dalla cattiva interpretazione della norma contenuta nelle legge finanziaria del 2008, in cui si prevedeva che le cartelle esattoriali dovessero essere notificate da equitalia entro due anni dalla data in cui equitalia stessa riceveva incarico di procedere all’escussione del credito (ovvero, per utilizzare una terminologia più tecnica è corretta, dalla data di trasmissione del ruolo esecutivo). Il termine di due anni, quindi, esiste ed è ancora vigente: tuttavia si tratta di un termine endoprocedimentale, ovvero interno al procedimento seguito dalla pubblica amministrazione.
Se la cartella è notificata oltre il termine di cinque anni dalla notifica del verbale è quindi automaticamente nulla? Assolutamente no. Anche in questo caso, infatti, si dovrà fare opposizione per chiedere che il giudice competente ne dichiari la nullità.