Multa per sosta in corsia di canalizzazione del traffico

parcheggio

Hai appena ricevuto una multa e dalla disamina del verbale hai appreso che l’infrazione che ti viene contestata consiste nella sosta in corsia di canalizzazione del traffico.

Ma cosa sono le corsie di canalizzazione?

Secondo la definizione contenuta nel Codice della Strada le corsie di canalizzazione sono quelle destinate a “selezionare le correnti di traffico per guidarle in determinate direzioni“. È chiaro, quindi, che le corsie di canalizzazione sono destinate al traffico dei veicoli ed è per questo che un’eventuale auto in sosta sarebbe d’intralcio alla circolazione. La norma che vieta espressamente la sosta lungo le corsie di canalizzazione è rinvenibile all’art. 158, comma 1, lettera d, del Codice della Strada.

Pertanto, non vi è dubbio che tale condotta sia di per sé illecita e meritevole di sanzione.

Tuttavia, non è assolutamente detto che le multe per sosta in corsia di canalizzazione siano sempre legittime. Tutt’altro!

Differenza tra verbale e preavviso di accertamento

Se il tuo intento è quello di comprendere come poter richiedere l’annullamento della multa, dobbiamo prima far chiarezza su un presupposto fondamentale: il ricorso può essere proposto solo contro il verbale di accertamento notificato presso la tua residenza mediante raccomandata. Se quel che hai tra le mani è il semplice preavviso di accertamento dell’infrazione trovato sotto il tergicristallo dell’auto, dovrai attendere la notifica del verbale. Il preavviso di accertamento non è, infatti, un atto suscettibile di opposizione. Non importa che sia compilato male, in modo illeggibile o che alcune informazioni siano state omesse: contro il preavviso non puoi sollevare alcuna eccezione né rilevare alcuna presunta illegittimità. Per saperne di più della differenza tra verbale e preavviso di accertamento, ti consigliamo di approfondire la lettura di quest’articolo: differenza tra verbale e preavviso di accertamento

Come dicevamo, per valutare l’ipotesi di un ricorso dovrai attendere la notifica del verbale. Attendere la notifica del verbale non comporterà nessun aggravio, se non per le normali spese di spedizione. La sanzione resterà la stessa che ti era stata preannunciata con il preavviso e ugualmente potrai comunque decidere di pagarla entro cinque giorni usufruendo dello sconto del 30%. Pagare la multa sulla base del semplice preavviso potrebbe per questo essere inutilmente dannoso, perché ti priverebbe fin da subito della possibilità di presentare ricorso senza garantirti alcun effettivo risparmio. Finché si tratta di pagare, quindi, meglio aspettare!

Come chiedere l’annullamento della multa

Terminata questa premessa, torniamo a ragionare del tuo verbale. Partendo dalla disamina dei semplici elementi di fatto è certamente molto elementare comprendere perché queste infrazioni siano così diffuse: è chiaro, infatti, che nella maggior parte dei casi l’automobilista che è incorso nell’infrazione ha semplicemente inteso sostare il proprio veicolo a margine della carreggiata, senza avvedersi del divieto e senza rendersi conto che lo spazio che stava occupando era parte della corsia di canalizzazione. Questo presupposto di fatto è un primo campanello d’allarme che può suggerirci l’inadeguatezza della segnaletica orizzontale e verticale presente sul posto dell’infrazione.

Le prove fotografiche

Come riuscire a dimostrare che la segnaletica non era chiara e chiedere per questo l’annullamento della multa? Probabilmente questa è la prima domanda che ti sei posto e probabilmente hai immaginato di tornare sul luogo dell’infrazione per scattare delle foto da allegare al tuo ricorso. Se questa è la via che hai immaginato di intraprendere…sei ancora sulla strada sbagliata! Le tue foto, infatti, non offrirebbero alcuna prova né del tempo, né del luogo raffigurato: potresti averle scattate ovunque e in qualsiasi momento. Se pensi di fondare la tue difesa su degli elementi di prova devi essere certo che gli elementi a tua disposizione siano assolutamente inconfutabili.

L’onere della prova

La buona notizia, tuttavia, è che in sede di opposizione non compete a te dimostrare che la segnaletica fosse irregolare, ma compete alla pubblica amministrazione dimostrare la legittimità dell’accertamento effettuato. Per far leva su questo presupposto, nei nostri ricorsi espressamente specifichiamo (sulla scorta dei riferimenti normativi e giurisprudenziali che affermano questo principio) che l’onere della prova non grava sul ricorrente, ma sulla parte che sostanzialmente vanta una pretesa economica nei confronti dell’altra.

Come fare ricorso

Procedendo oltre, i vizi rilevabili in un verbale per sosta lungo la corsia di canalizzazione sono davvero molteplici: potrebbe ad esempio non essere stato indicato in modo sufficientemente preciso il riferimento chilometrico o il lato della carreggiata in cui l’auto sarebbe stata lasciata in sosta e in generale potrebbero trovare applicazione molte delle argomentazioni che generalmente adottiamo quando predisponiamo un ricorso contro una multa per divieto di sosta. Se desideri approfondire questa argomentazioni, puoi leggere questa pagina. Se, invece, non vuoi darti pena, puoi inviare a noi copia del tuo verbale e lo valuteremo gratuitamente: nel giro di qualche ora ti risponderemo e ti diremo con certezza se ricorrono o meno i presupposti per poter chiedere l’annullamento della multa.

Per inviarci il verbale puoi utilizzare il form di contatto che trovi in questa pagina o puoi inviarcelo via mail ad info@ricorsi.net

Per ogni altra informazione, ti raccomandiamo di seguire la guida che abbiamo pubblicato in questa pagina: come contestare le multe per divieto di sosta.

Hai ricevuto una multa per divieto di sosta?

Se hai ricevuto una multa per divieto di sosta, ti raccomandiamo di leggere subito la nostra guida: come fare ricorso contro le multe per divieto di sosta o di inviarci subito copia del verbale per una consulenza gratuita e non vincolante

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