Segnaletica ztl inadeguata o non aggiornata

I varchi d’ingresso di una zona a traffico a limitato devono essere corredati di vari pannelli segnaletici che indichino, oltre che la presenza della stessa in maniera chiara e visibile, anche le fasce orarie e/o i giorni della settimana in cui l’accesso è interdetto ai veicoli. Non è prescritto che queste informazioni siano riportate nella segnaletica di preavviso, ma devono essere tassativamente indicate in corrispondenza degli accessi all’area interdetta. Cosa accade se un’amministrazione comunale delibera una variazione più restrittiva degli orari di attivazione di una ZTL ma non provvede a modificare la segnaletica? L’automobilista che ne è a conoscenza è tenuto a rispettarla indipendentemente dai pannelli segnaletici obsoleti, ma su chi grava l’onere della prova del fatto che il conducente abbia trasgredito volontariamente e non sia invece stato indotto in errore dall’omissione dell’amministrazione comunale?

La sentenza n. 23364 del 14/12/2017 del Tribunale di Roma

A Roma si è verificato un caso in cui un automobilista ha attraversato una ZTL in una fascia oraria in cui l’accesso non era consentito, basandosi sulla segnaletica posta in prossimità del varco d’ingresso che, non essendo aggiornata, indicava il transito in quell’orario come invece consentito. Il conducente ha impugnato il verbale e sulla questione si è pronunciato il Tribunale di Roma sez. XII, con sentenza n. 23364 del 14/12/2017 accogliendo il ricorso. Il tribunale giudicante ha stabilito che, in caso di segnaletica stradale inadeguata, grava sull’amministrazione l’onere di provare che l’opponente fosse a conoscenza delle modalità di utilizzo della ztl. Il nostro ordinamento giuridico non ammette in via generale come scusante la non conoscenza di una norma ma, in casi come questo, l’assenza di segnaletica o errori nella stessa non possono essere imputati al conducente in buona fede e non può essere dato per assodato che lo stesso debba essere a conoscenza di modifiche rispetto a quanto indicato nei pannelli che sono deputati proprio alla divulgazione di informazioni dettagliate in merito alle restrizioni. In particolare il Tribunale di Roma ha argomentato che “non può essere affermata la responsabilità dell’opponente che sia transitato nella zona a traffico limitato facendo affidamento su un cartello stradale, posto all’ingresso della stessa, il quale non indicava le sopravvenute delimitazioni orarie all’ingresso ed alla circolazione, incombendo sull’Amministrazione l’onere della prova circa la conoscenza in capo all’opponente medesimo della modifica delle modalità di utilizzo della ztl”.

Onere della prova e violazione commessa in buona fede

Qualora un automobilista transiti quindi all’interno di una ZTL sulla base di erronee segnalazioni dei pannelli, non è tenuto a rispondere della violazione commessa in buona fede . Oltre all’erronea segnaletica che abbiamo analizzato in questo articolo, giova ricordare anche gli altri obblighi di segnalazione che gravano in capo all’amministrazione comunale. La ZTL deve essere innanzitutto presegnalata con un pannello di intersezione recante la dicitura “ztl”. La medesima dicitura deve essere altresì utilizzata al varco e affiancata da pannelli indicanti orari e giorni in cui è attiva (possibilmente anche avvalendosi di pannelli luminosi con luci rosse o verdi qualora la ZTL sia attiva o meno), un elenco dei veicoli autorizzati o che possono transitare in deroga (anche mediante l’utilizzo di simboli) o, qualora lo stesso risulti troppo corposo, l’indicazione completa degli estremi del provvedimento in cui reperire la suddetta informazione, un acertello che avvisi del controllo elettronico degli accessi  e un cartello recante un numero di telefono (o un indirizzo mail) per eventuali informazioni.

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