Cassazione: Multe Nulle senza Autovelox Omologato
Sintesi dei contenuti
La recente ordinanza 10505/2024 della Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: le multe per eccesso di velocità effettuate tramite autovelox non omologati sono da considerarsi nulle. Questo importante chiarimento giunge dopo un lungo periodo di dibattiti e interpretazioni variegate sul tema dell’omologazione e approvazione dei dispositivi di rilevamento della velocità.
Differenza tra Omologazione e Approvazione
La distinzione tra omologazione e approvazione è cruciale per comprendere la validità delle sanzioni per eccesso di velocità. L’omologazione è un processo attraverso il quale un dispositivo, come l’autovelox, riceve un riconoscimento ufficiale che ne certifica la conformità a specifici standard tecnici e legali. Al contrario, l’approvazione è un passaggio meno rigoroso che non conferisce al dispositivo le stesse garanzie di affidabilità.
Importanza della Verifica del Decreto di Omologazione
Nonostante un verbale di multa possa indicare il numero e la data del decreto di omologazione, è sempre consigliabile verificare l’autenticità di tali dati. Consultare il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per scaricare e esaminare il decreto stesso può rivelare discrepanze significative, come la mera “approvazione” del dispositivo piuttosto che la sua “omologazione“. Tale scoperta può essere determinante, dato che, come sancito dall’art. 142, comma 6, del Codice della Strada, solo i dispositivi omologati possono essere utilizzati per rilevare infrazioni relative al limite di velocità.
L’ordinanza della Corte di Cassazione n. 10505/2024
L’ordinanza n. 10505/2024 della Corte di Cassazione ha messo fine a ogni ambiguità, sottolineando le differenze formali e sostanziali tra le procedure di approvazione e omologazione. Questa distinzione ha portato alla conclusione che le multe emesse tramite dispositivi meramente approvati, e non omologati, sono nulle.
Verifica Sempre il Verbale
Non limitarti a leggere il verbale di contravvenzione; approfondisci sempre. Se il verbale menziona un’autovelox “approvato”, o fa riferimento a un decreto di omologazione, verifica personalmente tali informazioni. Ricorda che spesso le amministrazioni possono attestare erroneamente l’omologazione, quando in realtà il dispositivo ha solo ricevuto un’approvazione. Un controllo accurato può fare la differenza nel proteggere i tuoi diritti come automobilista.
L’Impatto dei Precedenti Giurisprudenziali della Corte di Cassazione
La sentenza della Corte di Cassazione non solo chiarisce la legge, ma stabilisce anche un precedente giurisprudenziale di grande importanza. I precedenti giurisprudenziali, come quello stabilito dall’ordinanza n. 10505/2024, giocano un ruolo cruciale nel sistema legale italiano. Essi forniscono un punto di riferimento affidabile per i giudici e gli avvocati nelle cause future che presentano questioni simili.
Questo principio di “stare decisis” assicura una maggiore prevedibilità e coerenza nell’applicazione della legge. Di conseguenza, tutte le future contestazioni relative alla validità delle multe basate sull’uso di autovelox non omologati tenderanno a seguire l’orientamento espresso da questa recente pronuncia. I ricorrenti possono quindi aspettarsi esiti generalmente favorevoli quando impugnano multe basate su dispositivi che non hanno superato il rigoroso processo di omologazione, purché il loro caso si allinei strettamente ai dettagli e alle circostanze trattate nel precedente.
In pratica, questo stabilisce una sorta di “linea guida” che influenzerà le decisioni future: i giudici, infatti, saranno prevedibilmente inclini a seguire tali precedenti, a meno che non emergano nuove evidenze o interpretazioni del diritto che giustifichino una deviazione da questa linea.