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La parola “Tutor” rappresenta ormai da anni un vero e proprio spauracchio per tutti coloro che, al volante, si trovano ad imboccare un’autostrada. Il sistema è relativamente recente, risalendo al 2004, e la sua funzione è quella di prevenire gli incidenti stradali, regolando la velocità tenuta alla guida.
Da un certo punto di vista, la rilevazione della velocità con il sistema Tutor può essere considerata un ottimo modo per aumentare la sicurezza in molte autostrade. L’altra faccia della medaglia, però, ricorda che esistono autostrade in cui il limite di 130 km orari appare sicuramente eccessivo, o casi in cui una piccola distrazione può rivelarsi molto negativa per le nostre tasche.
Al di là di quello che ognuno di noi possa pensare, si stima che il sistema Tutor abbia ridotto, negli ultimi 7 anni, gli incidenti stradali addirittura del 70%. Tuttavia, bisogna sicuramente osservare che ad aumentare sono state anche le infrazioni, e di conseguenza, le multe.
Sappiamo che il sistema Tutor si basa sulla velocità media all’interno di due punti di rivelazione, che segnano il confine del monitoraggio effettuato. Dal punto di vista della possibilità di ricorso, questa tecnologia sembrerebbe offrire poche scappatoie. Questa è però una falsa credenza: in realtà, anche il sistema Tutor presenta diversi vizi, che un professionista esperto del campo può individuare, consentendo agli automobilisti di intraprendere la strada di un ricorso in maniera produttiva.
Tutor, esempi di vizi e annullabilità delle multe
Quando si riceve una multa legata al sistema Tutor, affidarsi alle competenze di un esperto può fare tutta la differenza del mondo. Come anticipato, di vizi ne esistono tantissimi, e se il ricorso viene presentato nel modo giusto, spesso si ottiene l’annullamento totale della multa
Fra i tanti esempi di elementi a favore dell’automobilista, possiamo citare sicuramente la questione della tolleranza strumentale. Senza dilungarci in spiegazioni troppo tecniche, basti sapere che i tutor rilevano, come è noto, la velocità media e non istantanea in un dato punto. Proprio questo aspetto, secondo il “regolamento di attuazione al codice della strada”, determina che la tolleranza debba variare fino al 15%, e non essere fissa al 5%. Questo vuol dire che se si supera il limite della velocità media, si potrebbe considerare soltanto un errore di rilevazione del sistema, nella misura percentuale del 15%.
Un altro aspetto molto interessante è quello rappresentato dal decreto di omologazione. Quando ad Autostrade per L’Italia è subentrata la nuova società Autostrade Tech S.p.A., è stato dato per assodato che le omologazioni passassero in automatico da una società all’altra. Tuttavia, per il Regolamento di Attuazione del Codice della Strada i decreti di omologazione sono intrasferibili, e questo semplice vizio porta in modo incredibile all’illegittimità delle multe.
A volte però può capitare, quando si prende l’autostrada, che il superamento del limite di velocità generi più multe consecutive: un vero e proprio salasso per chiunque. Anche nel caso in cui sia impossibile evitare il pagamento della multa, è importante sapere che, quasi nella totalità delle situazioni, più multe legate alla stessa infrazione sono tutte annullabili. Vediamo come.
Tutor, multe consecutive: perché succede, come annullarle, come e a chi fare ricorso
Cominciamo specificando che possiamo parlare di multe consecutive, o multe seriali, quando queste sono legate a segnalazioni effettuate a brevissima distanza le une dalle altre. Molto di frequente, i tutor sicve sono in posizioni molto ravvicinate: questo vuol dire che la stessa infrazione, purtroppo, viene segnalata da più tutor con il risultato di vedere moltiplicate le multe, e gli importi da pagare.
Il buon senso qui lascia intendere che questo sistema sanzionatorio sia, di fondo, illegittimo. L’eccesso di velocità, nella sua durata, è un atto unico e come tale deve essere valutato. In parole povere, la multa può essere effettuata una volta sola per la stessa infrazione, anche se a rilevarla sono più tutor.
La materia è oggetto della Legge 689/1981, art. 8-bis, comma IV. Detto questo, è importante specificare che l’illegittimità di queste multe non è automatica. Bisogna dimostrarla invece con un apposito ricorso ad opera di un professionista qualificato.
Tutor multe consecutive: come fare ricorso, Giudice di Pace o Prefetto
Il ricorso per le multe consecutive legate al sistema Tutor SICVe può essere presentato al Giudice di Pace, oppure al prefetto. Ma questa scelta è da fare con grande attenzione, poiché una delle due strade presenta una serie di problemi aggiuntivi, rendendo il ricorso più complicato.
È il caso della presentazione delle proprie ragioni al Giudice di Pace. Il più delle volte i SICVe ricadono in posizioni diverse in modo da corrispondere all’area di competenza di giudici differenti. Questo accade a dispetto della distanza fra un tutor e l’altro, la quale può essere molto ravvicinata, eppure prevedere la giurisdizione di due soggetti diversi.
Per questo cavillo procedurale, è impossibile presentare un ricorso unico per tutti i verbali ricevuti in serie. Ogni ricorso deve purtroppo pervenire al giudice di pace competente, e in ognuno di questi va specificato che, per tutti gli altri verbali, si presenta un ricorso al collega competente.
Questo aspetto complica di molto le cose, in quanto il giudice di pace può annullare direttamente la multa, così come attendere che ad esprimersi sull’infrazione siano prima gli altri giudici.
Il tutto, comunque, è superabile se si presenta il ricorso al Prefetto, e non al Giudice di Pace. La competenza della prefettura, infatti, riguarda aree ben più estese, e per questo motivo quasi sempre è possibile presentare tutte le multe consecutive allo stesso organo.