Dove finiscono i proventi delle multe?

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È comune trovarsi nella situazione di dover urgentemente pagare la propria sanzione, diminuita se pagata negli stretti termini concessi dagli enti locali.
In questa corsa contro il tempo ci dimentichiamo di chiederci in quali casse andranno i nostri soldi e per cosa saranno utilizzati. Ma dove finiscono i proventi delle multe?

Dove vanno a finire gli incassi delle multe che paghiamo?

La normativa a riguardo è chiara, ma di fatto gli enti locali non rispettano quanto viene loro imposto dall’art. 208 del Codice della Strada, rubricato “Proventi delle sanzioni Amministrative Pecuniarie”.
Quanto incassato da Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane per le sanzioni per violazioni al Codice della Strada infatti andrebbe infatti utilizzato almeno al 50%:

– Per interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, dimessa a norma e manutenzione della segnaletica stradale di proprietà dell’ente;
Per attività di controllo e accertamento delle violazioni alla circolazione stradale, anche con l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzaturedei Corpi e dei servizi di Polizia provinciale e di Polizia municipale;
– Per finalità collegate al miglioramento della sicurezza stradale relative alla manutenzione di strade di proprietà dell’ente;
– Per l’installazione, ammodernamento, potenziamento, alla messa a norma e alla manutenzione delle barriere e alla sistemazione del manto stradale delle medesime strade;
– Per la redazione dei piani urbani del traffico e piani del traffico per la viabilità extraurbana
– Per interventi per la sicurezza stradale a tutela degli utenti quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti;
– Per lo svolgimento, nelle scuole di ogni ordine e grado, di corsi didattici di educazione stradale;
– Per misure di assistenza e di previdenza per il personale di detti enti;
– Per l’implementazione dei servizi notturni e prevenzioni di violazioni in materia di guida in stato di ebbrezza o in alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti;
– Per acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature per finalità di protezione civile di competenza dell’ente interessato;
– Per interventi a favore della mobilità ciclistica.

L’audizione del Ministro On. Enrico Giovannini

Da un esame dei dati presentati nell’audizione alla Commissione Trasporti della Camera da parte del Ministro delle Infrastrutture e della mobilità Sostenibili On. Enrico Giovannini, è emerso che molti Comuni non rispettano dette destinazioni (da un controllo a campione soltanto 24 su 39 risulterebbero in regola).
Stante l’autonomia patrimoniale degli enti locali, ha osservato il Ministro, non è possibile per lo Stato controllare o gestire le entrate e le uscite delle loro casse e non risulta peraltro possibile applicare delle sanzioni – commisurate alla gravità della violazione – nel momento in cui la relazione annuale obbligatoria sulla destinazione dei proventi delle sanzioni non viene trasmessa al Ministero (come imporrebbe l’articolo 142 comma 12-quater del C.D.S).
Nonostante le proposte formulate e le problematiche rilevate in sede di audizione, il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, On. Simone Baldelli, ha rilevato che continua a non esservi chiarezza sugli incassi degli enti locali.
Il Governo ha avviato un’indagine ma non sono stati ancora adottati provvedimenti fattivi per imporre a Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane il rispetto dell’art. 208 C.D.S., che potrebbero variare da sanzioni per il mancato invio delle relazioni annuali commisurate in base al numero degli abitanti dei Comuni con recupero forzoso delle somme dovute, a controlli massivi e più incisivi sul loro operato, alla segnalazione degli enti inadempienti.

Eccesso di velocità: i numeri delle sanzioni da Gennaio a Settembre 2022

Il numero delle multe per violazione agli artt. 141 e 142 C.D.S. è da sempre di gran lunga più alto rispetto alle altre violazioni, soltanto nel 2022 questi sono i numeri delle contravvenzioni (fonte – Polizia di Stato):

Velocità pericolosa (art.141)  
Autostrade: 9363 
SS – SR – SP -SC: 13445
Totale: 22808
Eccesso di velocità (art. 142)
Autostrade: 191189
SS – SR – SP – SC: 90179
Totale: 281368

Anche in questo caso i proventi di dette violazioni – che risultano essere l’ammontare nettamente più considerevole – dovrebbero essere attribuiti, in misura pari al 50 per cento ciascuno, all’ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l’accertamento o agli enti che esercitano le relative funzioni e all’ente da cui dipende l’organo accertatore.
Detti enti dovrebbero utilizzare la quota dei proventi ad essi destinati nella regione nella quale sono stati effettuati gli accertamenti. 
Spetterebbe agli enti locali peraltro rendicontare ogni anno nelle proprie relazioni quanti dei proventi derivano dagli autovelox.

L’invito al lettore

In attesa della conclusione di detta inchiesta, l’invito al lettore che andrà a pagare una multa è di chiedersi se nella propria città il rapporto tra l’irrogazione delle sanzioni per le violazioni al Codice della Strada e la manutenzione e cura della viabilità e della sicurezza stradale sia bilanciato, risultando i due aspetti strettamente connessi.
Forse un controllo da parte del cittadino sarà possibile con l’introduzione dell’obbligo per i Comuni di pubblicare online nei propri siti internet i rendiconti a seguito della modifica introdotta dalla legge di conversione del decreto Infrastrutture 2021.

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