Limite di velocità inferiore all’ordinario

eccesso di velocità

La circolazione stradale è regolata da un insieme di norme e regolamenti volti a garantire la sicurezza di automobilisti, pedoni e altri utenti della strada. Uno dei principi fondamentali è il rispetto dei limiti di velocità stabiliti, al fine di prevenire incidenti e tutelare la vita umana. Tuttavia, esistono situazioni in cui si applica un limite di velocità inferiore al minimo ordinario per motivi specifici, come lavori in corso o condizioni meteorologiche avverse. In questi casi, è necessario che l’Ente competente emetta un provvedimento derogatorio che giustifichi la riduzione del limite di velocità. La recente sentenza della Cass. civile sez. VI, 24/11/2021, n.36412 ha evidenziato l’importanza di tale provvedimento e le conseguenze che derivano dalla sua mancanza.

I limiti di velocità sono stabiliti in base a criteri tecnici e di sicurezza, ma in alcuni tratti di strada possono essere ridotti temporaneamente. Tuttavia, ciò non significa che l’Ente competente possa arbitrariamente imporre limiti di velocità inferiori a quelli ordinari senza fornire una giustificazione adeguata e un provvedimento esplicito che ne attesti la validità.

Cassazione civile sent. n.36412/21

La sentenza della Cassazione civile sez. VI, 24/11/2021, n.36412 ha chiarito che in caso di limite di velocità più basso rispetto a quello ordinario previsto sul tratto di strada, l’Ente competente deve produrre in giudizio il provvedimento derogatorio. Ciò significa che se l’automobilista viene multato per superamento di un limite di velocità inferiore a quello ordinario senza che l’Ente abbia dimostrato l’esistenza di un provvedimento che giustifichi tale riduzione, la multa risulterà nulla.

La sentenza si basa sul principio secondo cui, per poter richiedere ai conducenti di rispettare un limite di velocità diverso da quello ordinario, è necessario che l’Ente competente emani un provvedimento specifico che motivi tale decisione. Questo provvedimento deve essere portato in giudizio e dimostrato agli automobilisti multati, al fine di rendere valida la sanzione. La sentenza sottolinea che l’obbligo o il divieto derivante dal provvedimento derogatorio non può essere implicito nell’installazione del segnale di limite di velocità nel luogo della contravvenzione. La prescrizione ivi contenuta rimane subordinata alla prova dell’esistenza del provvedimento che ne giustifica l’applicazione.

La mancanza del provvedimento derogatorio

La sentenza della Cassazione mette in luce un problema ricorrente nell’applicazione delle multe per superamento del limite di velocità basso. Spesso, gli automobilisti vengono multati sulla base di segnali che indicano un limite di velocità inferiore a quello ordinario senza che sia stato prodotto il provvedimento che ne giustifichi la riduzione. In queste circostanze, la multa risulta illegittima e può essere impugnata con successo.

La sussistenza di un provvedimento derogatorio è di fondamentale importanza per garantire la correttezza e la legittimità delle sanzioni. È un requisito che deriva dal principio di legalità, secondo il quale nessuna sanzione può essere inflitta se non sulla base di una norma di legge che la preveda in modo esplicito. L’obbligo di rispettare un limite di velocità basso, diverso da quello ordinario è un dovere di carattere derogatorio rispetto ai principi generali di circolazione stradale, ma tale dovere può essere imposto solo attraverso un provvedimento della competente autorità.

La mancanza del provvedimento derogatorio rappresenta una violazione dei diritti dell’automobilista, che viene sanzionato senza un fondamento legale valido. In tali casi, è possibile presentare un ricorso contro la multa, sostenendo che questa è nulla e deve essere annullata.

L’obbligatorietà della prescrizione e l’apposizione del provvedimento

È importante sottolineare che l’installazione del segnale di limite di velocità inferiore al minimo ordinario non costituisce di per sé un provvedimento che giustifichi la riduzione. Il segnale serve a informare gli automobilisti del limite di velocità da rispettare, ma la sua validità è subordinata all’esistenza di un provvedimento specifico che motivi tale limitazione.

L’Ente competente, nel contestare un ricorso contro una multa per superamento del limite di velocità basso, deve essere in grado di dimostrare l’esistenza del provvedimento derogatorio. Questo può essere fatto attraverso la produzione di documenti ufficiali, quali ordinanze o delibere, che attestino la validità e l’applicazione del limite di velocità ridotto.

In conclusione

La sentenza della Cassazione civile sez. VI, 24/11/2021, n.36412 ha rafforzato la necessità di un provvedimento derogatorio valido per imporre limiti di velocità inferiori a quelli ordinari. L’assenza di tale provvedimento rende la multa nulla e apre la strada per impugnare con successo le sanzioni. Gli automobilisti hanno il diritto di essere informati in modo chiaro e trasparente sui limiti di veloci

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