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Nel momento in cui si riceve un verbale per infrazione al Codice della Strada, una delle domande più frequenti che sorgono è come poter visionare le foto che testimoniano l’infrazione. È importante ricordare che, per motivi di privacy, le foto non devono e non possono essere allegate direttamente al verbale. Le modalità di accesso a queste immagini sono stabilite dal singolo organo accertatore e variano a seconda del comune o dell’autorità che ha emesso la sanzione.
Modalità di accesso alle immagini dell’infrazione
Ogni amministrazione comunale o ente preposto all’accertamento delle violazioni del Codice della Strada adotta proprie modalità per permettere ai cittadini di visionare le foto dell’infrazione. In molti casi, le fotografie possono essere visionate online, mediante l’accesso a un portale dedicato, utilizzando il numero del verbale e altri dati identificativi. In altri casi, è necessario fare richiesta scritta presso gli uffici competenti, con modalità più burocratiche e tempi più lunghi.
Visionare la foto: una necessità o una perdita di tempo?
È importante sottolineare che, in molti casi, attendere di visionare la foto dell’infrazione potrebbe rivelarsi un’inutile perdita di tempo. Le immagini, infatti, hanno lo scopo di confermare la presenza del veicolo nel luogo e al momento della violazione, e salvo rari errori macroscopici, è quasi sempre certo che la foto ritrarrà il veicolo nell’atto di commettere la violazione contestata. Inoltre, attendere di vedere le foto sarà una perdita di tempo anche per chi spera di poter in qualche modo riconoscere il familiare o il conoscente che era a bordo dell’auto e che avrebbe quindi commesso l’infrazione. Le foto infatti (salvo particolari rare eccezioni) ritrarranno in modo nitido solo la strada, il veicolo e la sua targa, ma non sarà possibile distinguere gli occupanti del veicolo.
Ciò non toglie che il verbale possa essere comunque opponibile per molteplici motivi che non hanno nulla a che vedere con la mera presenza dell’auto sul luogo dell’infrazione. Spesso, chi riceve un verbale immagina erroneamente che l’opposizione della multa si basi unicamente sull’opportunità di poter contestare la veridicità del fatto storico, sperando che dalla foto emergano sufficienti ragioni di incertezza sulla corretta individuazione del veicolo o sull’opportunità che da essa non emergano elementi per poter imputare l’illecito oggetto dell’infrazione. Ad esempio, potrebbero sussistere vizi di forma nel verbale, errori nella determinazione del limite di velocità, errori nella segnaletica stradale, carenze nelle modalità di notifica, oppure altre questioni giuridiche che rendono possibile e legittima l’opposizione.
Il rischio di far decorrere i termini di ricorso
Un aspetto cruciale da considerare è il rischio di far decorrere i termini per proporre ricorso. In attesa di ottenere e visionare le immagini dell’infrazione, si rischia di perdere tempo prezioso che potrebbe invece essere utilizzato per valutare le reali possibilità di contestare il verbale. I termini per presentare un ricorso sono molto stringenti: 30 giorni se si intende presentare ricorso al Giudice di Pace o 60 giorni se si opta per il Prefetto.
L’attesa della foto non dovrebbe mai ritardare l’avvio di una strategia difensiva efficace. Il nostro ufficio legale potrà, infatti, valutare immediatamente le reali opportunità di opposizione e consigliare la miglior linea di azione, anche senza attendere la documentazione fotografica, sulla base delle risultanze emerse dal verbale.
Conclusioni
Visionare le foto dell’infrazione può rappresentare una curiosità o un’opportunità di verifica per il cittadino, ma non dovrebbe costituire un passaggio essenziale prima di decidere se contestare o meno il verbale. La prassi suggerisce di rivolgersi prontamente a un professionista del settore per analizzare il verbale e preparare una strategia difensiva efficace, senza attendere oltre. I tempi per la presentazione del ricorso sono limitati, e qualsiasi ritardo potrebbe compromettere la possibilità di far valere i propri diritti.