Se ti stai ponendo questa domanda, probabilmente hai colto una delle vulnerabilità del “sistema”: non importa quanto la multa sia illegittima, importa che per opporla dovresti spendere più di quanto ti costerebbe la sanzione.
È proprio basandosi su questo semplice teorema che piccoli e grandi comuni d’Italia hanno fatto la loro fortuna. Per quanto sia scandalosa la disinvoltura con cui le amministrazioni utilizzano il Codice della Strada per sanare i propri bilanci (e raccattare denaro pubblico da sperperare in consulenze e incarichi per gli amici degli amici), ai singoli cittadini conviene, tutto sommato, chinare il capo e pagare perché far valere i propri diritti alla fin dei conti potrebbe costare molto di più.
Opporre una multa (e farlo con la dovuta avvedutezza) non è cosa che si improvvisa: senza rispettare le necessarie formalità il ricorso potrebbe essere dichiarato inammissibile senza neanche entrare nel merito delle doglianze che avresti voluto sollevare. Insomma, anche se la multa che hai tra le mani è evidentemente illegittima, tra il dire e il fare, tra opporla oppure pagarla, c’è sempre di mezzo l’avvocato, con i costi e i tempi che ne deriverebbero.
È proprio dall’analisi di questa vulnerabilità del sistema che (nel lontano 2008!) siamo stati ispirati nel concepire ricorsi.net: per opporre la tua multa, risollevare il capo e far valere i tuoi diritti ti basteranno un paio di minuti e una manciata di euro. A tutto il resto penserà il nostro ufficio legale e ti aiuteremo a presentare ricorso in completa autonomia. Funziona un po’ come per i mobili dell’ikea: te li monti tu e li paghi di meno.