Anno nuovo: aumentano le multe…ma non solo quelle :(

Le multe costano troppo poco, avrà pensato qualcuno ai piani alti. Così, per farci iniziare in bellezza l’anno nuovo, il governo ha varato una serie di rincari, senza ovviamente tralasciare di dare una ritoccatina anche alle sanzioni stradali.
Le multe sono probabilmente, in verità, una delle voci che ha subito il minore incremento: si tratta di un adeguamento all’inflazione, che le farà lievitare dello 0,8%. Considerando che nella media la maggior parte delle multe ricevute dagli italiani si aggira intorno ai cento euro, si tratterà di qualche centesimo in più per ciascuna sanzione. Solo per multe di importo superiore ai cento euro potrà, quindi, registrarsi un incremento netto pari ad un euro o poco più.
Le multe per eccesso di velocità (per la fascia intermedia da 10 a 40 km/h), ad esempio, passeranno da circa 168 euro a circa 169. Cifre di poco conto, ma neanche tanto, considerando che si vanno ad aggiungere a tanti altri balzelli, per i quali i rincari sono purtroppo più consistenti ed in molti casi vanno comunque ad incidere sulla circolazione stradale (carburanti, pedaggi, tasse automobilistiche, ecc).Esaminiamoli tutti nel dettaglio:

    • Benzina e gasolio: aumenteranno le accise. Non è stata ancora ufficializzata la misura dell’aumento, ma quel che è certo è che la cifra che il governo punta a recuperare dal comparto carburanti è davvero considerevole: 671 milioni di euro.
    • Tasse automobilistiche: non giovano più di alcuna esenzione i veicoli di interesse storico e collezionistico.
    • Pedaggi autostradali: aumento stimato di circa l’1,5%
    • Acqua: costerà agli italiani il 4,8% in più.
    • Aliquota del prelievo inps: aumenta l’aliquota del prelievo inps al 22,65% per gli artigiani; al 22,74% per i commercianti; al 30,72% per gli autonomi; al 23,50% per gli autonomi iscritti anche ad altra forma previdenziale.
    • Alcolici: aumenta l’accise su birra, vino e superalcolici.
    • Fondi pensione: aumenta al 20% l’aliquota relativa all’imposta sostitutiva.
    • Rivalutazione del TFR: aumenta al 17% l’aliquota relativa all’imposta sostitutiva.
    • Pellet: adeguamento dell’iva al 22%
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