Autovelox di Melpignano

Melpignano è un piccolo comune della Provincia di Lecce sul cui territorio insiste l’autovelox collocato lungo la SS 16. L’autovelox è un Photored F17DR, numero di matricola 009, che ogni giorno sforna migliaia di multe. Troppe perché il Comando di Polizia Locale possa riuscire a notificarle entro i termini, come diremo qualche riga più in giù ;).

Perché così tante multe?

Se dedichiamo alle multe di Melpignano questo nostro piccolo approfondimento è perché, dati alla mano, è proprio da qui che provengono numerosissime richieste che riceviamo. Sarà una coincidenza? Non proprio. In primo luogo perché mantenere i  limiti di velocità, sul lungo tratto rettilineo della SS 16 in cui è collocato l’autovelox, è una missione quasi impossibile. In subordine, perché è ormai acclarata l’irregolarità della segnaletica di preavviso, che dovrebbe informare gli automobilisti della presenza dell’autovelox.

L’irregolarità della segnaletica di preavviso

La legge parla chiaro: gli autovelox devono essere presegnalati e la segnaletica deve rispettare delle specifiche condizioni. Lo scopo della norma è evidentemente quello di vietare le imboscate e i tranelli con cui spesso fino a prima le amministrazioni si sono arricchite sulle tasche degli automobilisti, ponendo a rischio la sicurezza stradale. Malgrado la norma, tuttavia, sulla SS 16 la segnaletica continua a non essere apposta regolarmente.

La sentenza del Giudice di Pace di Lecce (sent. n. 2417/2020)

Sul punto si è già espressa una recente sentenza con cui il Giudice di Pace di Lecce ha annullato la multa per eccesso di velocità emessa dal Comando di Polizia Municipale di Melpignano.

Il Giudice ha, infatti, ribadito l’orientamento già espresso dalla Corte di Cassazione, secondo cui  l’art. 4 della L. n. 168/02 è norma di carattere imperativo, la cui violazione comporta la nullità dell’accertamento e, quindi, del verbale.  L’art. 4 della L. n. 168/02 prescrive, infatti che: “dell’utilizzazione ed installazione dei dispositivi di rilevamento elettronico della velocità deve essere data informazione agli automobilisti”.

Il ritardo nella notifica

Lo dicevamo all’inizio: molto spesso le multe notificate dal Comando di Polizia di Melpignano giungono ai destinatari oltre il termine di novanta giorni ed è facile immaginare, in effetti, che gli addetti al servizio fatichino notevolmente a reggere il passo del dispositivo automatico.

In realtà, tuttavia, abbiamo riscontrato nei verbali di Melpignano un artifizio utilizzato dal comando di polizia per guadagnare ingannevolmente tempo.

Ci riferiamo alla prassi (che in verità è in uso anche presso altri Comuni che soffrono delle medesime difficoltà) di postdatare la data di accertamento dell’infrazione rispetto alla data in cui l’infrazione sarebbe stata commessa.

Per maggiore chiarezza, basterà dare uno sguardo al verbale che alleghiamo alla fine di questo breve articolo. Nelle prime righe, troviamo indicato che il giorno 22 ottobre sarebbe stata accertata l’infrazione commessa il giorno 5 agosto. Il Comando di Polizia sembra, quindi, voler fare riferimento ad una interpretazione letterale della norma contenuta nel Codice della Strada, secondo cui il termine di novanta giorni per la notifica della multa decorrerebbe dall’accertamento dell’infrazione. In realtà, nelle intenzioni del Legislatore non era prevista alcuna ipotesi in cui fosse possibile differire la data di accertamento da quella della rilevazione dell’infrazione, sicché l’infrazione deve dirsi accertata nello stesso istante in cui è rilevata, anche nel caso in cui la rilevazione avvenga mediante uno strumento automatico, come un autovelox appunto. Un’interpretazione diversa, porterebbe altrimenti ad un’aberrazione giuridica, ad un paradosso: ovvero far decorrere un termine a carico di un soggetto, ma prevedere che esso inizi a decorrere da quando lo stesso soggetto insindacabilmente decida. È evidente, viceversa, che il termine di 90 giorni deve necessariamente decorrere dall’unica data certa e oggettiva: quella in cui la presunta infrazione sarebbe stata commessa e rilevata.

Come fare ricorso

Se desideri la nostra assistenza, noi siamo qui per aiutarti, un passo dopo l’altro, per contestare la multa.  Il primo passo da compiere consiste nel trasmetterci il verbale. Lo esamineremo gratuitamente e nel giro di poche ore riceverai la nostra risposta. Ti diremo se la multa è impugnabile e ti illustreremo come poter procedere. Per inviarci copia del verbale basta una foto, che potrai trasmetterci via mail ad info@ricorsi.net o mediante il modulo di contatto.