Autovelox cavalcavia del ghisallo

Torniamo ad occuparci dell’autovelox posto in Milano sul cavalcavia del ghisallo.
Molto più degli altri autovelox che, a far data dal 10 marzo 2014, sono stati contemporaneamente posti in funzione dal Comune di Milano, quello del cavalcavia del ghisallo sta creando immensi disagi ai cittadini milanesi e ai numerosi pendolari che quotidianamente attraversano questa strada.
Per chi non conoscesse esattamente il luogo, il cavalcavia del ghisallo è un tratto della superstrada urbana che fa da raccordo tra l’autostrada dei Laghi ed il centro di Milano.

È una strada a ben tre corsie, in cui si gode di ottima visibilità ed è, inoltre, la strada che ci si trova a percorrere provenendo dall’autostrada, quasi ne fosse la normale prosecuzione. Sono fattori, questi, che inducono ovviamente l’automobilista a tenere una velocità mediamente elevata, o comunque facilmente superiore al limite di velocità imposto ad appena 70 kmh.

Un limite così basso non contribuisce di certo alla sicurezza strada, ma anzi la pone a rischio. Gli automobilisti più informati, sono, infatti, ormai soliti effettuare bruschi rallentamenti in prossimità dell’autovelox, col rischio concreto che quotidianamente si possa verificare tamponamenti a catena. Sono situazione di pericolo che già diverse volte i nostri utenti ci hanno raccontato di ave vissuto in prima persona e chi è del posto conosce bene.

Messa da parte la favoletta della sicurezza stradale è chiaro che si tratta di un business enorme. Secondo i dati resi pubblici (con orgoglio!) dall’amministrazione comunale, le infrazioni rilevate sfiorano le cinquemila al giorno. Considerando una media approssimativa di 150,00 euro al verbale, questo significa che nelle casse del Comune piovono circa 750mila euro al giorno, solo grazie all’autovelox del ghisallo (poi ovviamente ci sono gli altri autovelox-trappola disseminati qua e là per la città).

Verbali notificati in ritardo

Volendoci brevemente soffermare solo su uno dei numerosi motivi di illegittimità di questi verbali, osserviamo che proprio l’elevatissimo numero di rilevazioni ha, tuttavia, mandato in evidente affanno l’amministrazione comunale: i verbali risultano infatti notificati con mesi di ritardo rispetto a quando le infrazioni sarebbero state commesse. Per giustificare questo ritardo, gli agenti di polizia hanno pensato a come tentare di aggirare la normativa, dichiarando di aver accertato l’infrazione mesi dopo ripetto a quando essa sarebbe stata rilevata. Il differimento della data di accertamento vorrebbe fare leva sul tenore testuale della norme del Codice della Strada che impone che la notifica avvenga entro 90 giorni dall’accertamento. Si tratta, tuttavia, di uno stratagemma che fa acqua da tutte le parti e che confidiamo non consentirà alla polizia municipale di farla franca. È chiaro, infatti, che un’interpretazione del genere vanificherebbe la stessa esistenza di un termine, se esso prendesse a decorrere da un qualsiasi momento deciso, secondo il proprio comodo, dallo stesso soggetto su cui quel termine è destinato a gravare. Altrettanto errato e fantasioso è il presupposto logico su cui si fonda questa interpretazione, ovvero che possano essere disgiunti i momenti della rilevazione e quello dell’accertamento dell’infrazione. Se si affida all’autovelox il compito di rilevare l’infrazione, significa che contestualmente dall’autovelox stesso essa sarà stata anche accertata.

Come detto in premessa, questo è solo uno dei tanti aspetti da cui riteniamo potrà derivare l’annullamento di queste multe.

Sono già centinaia i ricorsi che abbiamo presentato contro le multe delle vittime del ghisallo e, con un pizzico di ottimismo, è facile immaginare che proprio l’eccezionalità del caso (oltre a tutte le ragioni cui abbiamo fatto precedentemente cenno), rappresenti un fattore in più che contribuisca a determinarne l’accoglimento.
Se sei tra le vittime del ghisallo inviaci il verbale per una valutazione gratuita e non vincolante. In poche ore ti invieremo risposta.

Hai ricevuto una multa per eccesso di velocità?

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