Ci sono questioni in merito alle quali il diritto pare proprio non riuscire a trovar pace e ad esprimere un indirizzo univoco e costante. La taratura degli autovelox è una di queste questioni.
Trattando dei motivi di contestazione di una multa per eccesso di velocità non ci si può esimere dal soffermarsi sulla necessarietà della taratura del dispositivo che, al pari di ogni altro elemento di misurazione, dovrebbe essere periodicamente sottoposto a delle verifiche di funzionamento.
Sul tema si è spesso pronunciata la Corte di Cassazione, alternando pronunce in cui si riteneva che la taratura fosse necessaria, con altre di senso diametralmente opposto.
Trattando dei motivi di contestazione di una multa per eccesso di velocità non ci si può esimere dal soffermarsi sulla necessarietà della taratura del dispositivo che, al pari di ogni altro elemento di misurazione, dovrebbe essere periodicamente sottoposto a delle verifiche di funzionamento.
Sul tema si è spesso pronunciata la Corte di Cassazione, alternando pronunce in cui si riteneva che la taratura fosse necessaria, con altre di senso diametralmente opposto.
Al caos giurisprudenziale hanno dato il loro importane contributo i Giudici di Pace che hanno saputo uniformemente interpretare l’istituto seguendo ciascuno il proprio personale orientamento ed il proprio umore mattutino.Ha ora inizio un nuovo capitolo della storia, poiché con ordinanza n. 17766 del 7 agosto 2014, la Corte di Cassazione ha voluto che anche i Giudici della Corte Costituzionale potessero esprimere la propria opinione a riguardo. In particolare, la Cassazione ha rimesso alla Suprema Corte il computo di valutare se la non espressa inclusione degli autovelox tra gli strumenti per i quali fosse necessaria la taratura, rappresentasse violazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione.In attesa che la consulta si pronunci sul possibile profilo di illegittimità del Codice della Strada, resta da considerare che tutte le sentenze che frattanto saranno emesse dai giudici di merito potrebbero in un verso o nell’altro dare applicazione ad una norma che rischia di essere dichiarata incostituzionale. La speranza è che, una volta per tutte, il diritto segua la logica ed il comune buon senso, secondo cui senza dubbio alcuno anche degli autovelox dovrà certificarsi l’avvenuta taratura, al pari della bilancina con cui si pesa la frutta al mercato.