La multa che abbiamo contestato riguardava un eccesso di velocità rilevato in autostrada (con sospensione della patente e sanzione di 724 euro) mediante dispositivo SICve, che per intenderci sono quelli comunemente definiti tutor e che, a differenza dei comuni autovelox, misurano la velocità media e non la velocità istantanea.
Il Giudice di Pace di Lodi ha accolto il nostro ricorso, ritenendo non sufficientemente provata la violazione, giacché in giudizio la Polizia Stradale ha prodotto una foto che raffigura semplicemente la targa del veicolo, ma nessun altro elemento che consenta di distinguere le circostanze di tempo e di luogo del fotogramma.
La pronuncia del Giudice di Pace di Lodi riprende in effetti un precedente principio che era stato già sancito dalla Corte di Cassazione, con le due sentenze nn. 8208 del 10.9.1995 e 6777 del 26.7.1996 (che puntualmente avevamo già richiamato nel nostro ricorso).
Si tratta certamente di una sentenza di grande rilievo, poiché si presterebbe ad essere applicata in tutti i numerosissimi casi in rilievi fotografici prodotti dai SICVe non consentano di scorgere null’altro oltre che la targa del veicolo sanzionato.
Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale della sentenza