Circa mille ogni giorno sono le multe per eccesso di velocità effettuate con l’aiuto degli autovelox installati sulla superstrada Milano – Meda, la lunga arteria che da Milano si dirige verso Como, attraversando e collegando al capoluogo i piccoli paesi della provincia lombarda, da Bollate a Paderno Dugnano, attraversando Cesano Maderno, Settimo Milanese, Rosate, Noviglio, fino appunto a Meda. La Milano – Meda è una strada a percorrenza veloce, generalmente poco trafficata e in cui, senza commettere imprudenze, si potrebbero tenere velocità pari a quelle normalmente consentite in autostrada.
I limiti di velocità
Tuttavia, i comuni della provincia lombarda hanno visto in questo lungo stradone una ghiotta opportunità per arricchire i loro bilanci. Quel che ne consegue è che i limiti di velocità sono bassi oltre ogni decenza (si arriva fino alla velocità massima consentita di 80 kmh) e, quel che è peggio, è che sono disposti in maniera confusa e sono spesso soggetti a modifiche e ulteriori riduzioni. Difficile, quindi, tracciarne una mappa o dare delle indicazioni precise, anche in vista degli annunciati innalzamenti dei limiti di tolleranza: da un tratto all’altro il limite varia bruscamente, passando dai 100 agli 80 chilometri orari consentiti.
Il Multaradar S580
Lo scopo, come già anticipato e siamo rassegnati a ripetere, non è la sicurezza stradale, ma tirar soldi dalle tasche di chi guida: per questo, in punti strategicamente individuati (tratti in discesa o lunghi rettilinei in cui è inevitabile che l’auto prenda velocità), la Polizia Provinciale di Milano, per completare l’opera, ha ben pensato di istallare numerosi autovelox. Il modello di autovelox utilizzato è il Multaradar S580, un dispositivo di ultima generazione, ma non per questo infallibile.
Come sempre, prima di dare ogni valutazione, riteniamo sia necessario esaminare ogni singolo verbale, per coglierne vizi, omissioni e irregolarità, che potrebbero sfuggire ad un occhio meno esperto. In questo caso, tuttavia, possiamo anticipare un piccolo prezioso consiglio. Spesso, infatti, nei fotogrammi scattati dall’autovelox non è visibile solo l’autovettura a cui si riferisce la rilevazione dell’eccesso di velocità, ma è possibile che ne compaiano due o più. In tali casi, è lo stesso manuale d’impiego del dispositivo (cui espressamente fa rinvio il decreto di omologazione del Multaradar S580) ad escludere che in tali condizioni l’apparecchio possa correttamente funzionare. In altri termini, è possibile ottenere che il verbale sia annullato, richiedendo in sede di opposizione che l’amministrazione provinciale depositi in giudizio, tra li atti dell’istruttoria, anche i fotogrammi relativi alla rilevazione, così da poter invocare il decreto di omologazione dell’autovelox (e quindi il manuale d’uso) per il caso in cui risultino più autoveicoli rappresentati nella medesima fotografia.
Per saperne di più, inviaci il tuo verbale ad info@ricorsi.net o contattaci telefonicamente al numero 0810030533