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Da diversi anni sono in atto procedure volte alla digitalizzazione della giustizia e all’adeguamento delle procedure alle sopravvenute tecnologie, ma a che punto siamo in termini di ricorsi al Giudice di Pace e al Prefetto?
Il ricorso on line al Giudice di Pace per i cittadini
Partiamo dalle note dolenti. Non sussiste nel nostro ordinamento la possibilità di depositare un ricorso presso il Giudice di Pace online, né di gestirne telematicamente le successive fasi. Il ricorso andrà quindi presentato tramite raccomandata con avviso di ricevimento o a mani presso la cancelleria (non con pec o mail) e il ricorrente (o un suo delegato) dovranno presentarsi fisicamente in udienza. È possibile svolgere qualche operazione del procedimento online? In effetti, nonostante le premesse non esattamente incoraggianti, c’è qualcosa che può essere fatto telematicamente e che può rivelarsi estremamente utile: la preiscrizione a ruolo. La preiscrizione si effettua compilando un form sul sito gdp.giustizia.it e, pur essendo facoltativa, garantisce dei vantaggi tali da renderla consigliabile. Attraverso la preiscrizione in particolare è possibile comunicare il proprio indirizzo mail a cui ricevere le comunicazioni inerenti la procedura (tra cui la più importante è la data dell’udienza) senza bisogno di eleggere domicilio presso il comune del Giudice di Pace competente. Al termine della procedura di preiscrizione viene inoltre assegnato un numero di protocollo web con cui il ricorrente può monitorare il procedimento online anche senza attendere l’arrivo delle comunicazioni. A conclusione della preiscrizione sarà richiesto di stampare un file, sottoscriverlo e allegarlo al resto della documentazione inerente la presentazione del ricorso che dovrà essere spedita a mezzo raccomandata o consegnata in cancelleria. Nel caso non venga effettuata questa seconda fase della procedura, la preiscrizione perde ogni efficacia e utilità.
Il ricorso on line al Giudice di Pace per gli Avvocati
Quanto abbiamo fino ad ora evidenziamo vale esclusivamente per i non addetti ai lavori. Con la recente introduzione della riforma Cartabia, infatti, è stato imposto l’obbligo di depositare tutti gli atti telematicamente anche innanzi ai Giudici di Pace (come già da anni avviene per gli atti da depositare in Tribunale). Tuttavia, l’utilizzo delle piattaforme è riservato agli avvocati, sicché ai comuni cittadini non resterà che continuare ad utilizzare il cartaceo, come sempre tradizionalmente fatto.
Il ricorso al Prefetto
La possibilità di utilizzare le nuove tecnologie è invece decisamente diversa in caso di ricorso al Prefetto. Essendo questo tipo di impugnazione nei fatti molto meno utilizzata rispetto a quella innanzi al Giudice di Pace ricordiamone brevemente le principali caratteristiche prima di concentrarci sulle procedure online. Il ricorso al Prefetto deve essere presentato entra 30 giorni dal ricevimento di un verbale tramite notifica differita o constatazione immediata; tale tipologia di impugnazione non richiede il pagamento del contributo unificato e la nomina di un legale. Il motivo dello scarso utilizzo risiede tuttavia nel fatto che, in caso di rigetto, il ricorrente è condannato a versare entro 30 giorni una somma doppia rispetto a quella irrogata col provvedimento impugnato oltre alle spese; avverso detto rigetto è possibile ricorrere presso il Giudice di Pace. L’accoglimento, invece, si può avere mediante ordinanza esplicita o tramite silenzio assenso in caso di inerzia. Il ricorso oltre che nelle modalità previste per quello innanzi al Giudice di Pace, vale a dire deposito in cancelleria o invio tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, può essere presentato anche mediante pec. Non è prevista una forma particolare purché contenga alcuni elementi essenziali: dati anagrafici e firma del ricorrente, indicazione del Prefetto a cui è indirizzato, copia o estremi del verbale avverso cui viene proposto ricorso, motivazioni e conclusioni. Un’udienza in cui il ricorrente possa essere ascoltato è facoltativa ma, qualora lo stesso decida di avvalersene, deve indicarlo nel ricorso oltre ad allegare a eventuali documenti a sostegno dell’impugnazione stessa. In caso di mancata richiesta dell’udienza in fase di presentazione per via telematica seguirà un’ordinanza di accoglimento o rigetto attraverso una procedura integralmente online.
Come possiamo aiutarti
Abbiamo visto che la procedura telematica innanzi al Giudice di Pace è di fatto inesistente in quanto per la presentazione del ricorso è necessario recarsi personalmente in cancelleria o avvalersi di una raccomandata con avviso di ricevimento a cui, contrariamente a quanto accade nella maggior parte dei casi attualmente, non è equiparata la posta elettronica certificata. Per il proseguo del giudizio è poi richiesta la presenza fisica del ricorrente o di un suo delegato in udienza. L’unica procedura attivabile online è la facoltativa preiscrizione a ruolo che garantisce più facile accesso alle informazioni relative al procedimento. Per quel che concerne il ricorso innanzi al Prefetto è invece azionabile tramite pec e interamente telematico in quanto la fissazione di un’eventuale udienza cui presenziare fisicamente è a discrezione del ricorrente stesso. Sei destinatario di un verbale e ti chiedi quale di questi di ricorsi sia il più efficace e come attivarlo? Ti consigliamo di inviarci una foto dello stesso per sottoporlo alla valutazione gratuita da parte del nostro team di esperti.
2 risposte
Salve mi sono state contestate per ora 2 multe art 146 c2 per aver cambiato corsia in prossimità di un semaforo! Ero in moto Cosa posso fare?