Prima della fine dello scorso anno si era diffusa una notizia, fortunatamente infondata, ma per la quale ancora riceviamo numerose richieste di chiarimenti. Si era, infatti, vociferato che il contributo unificato sarebbe aumentato del 10%. Su tanti siti internet la notizia è stata subito data per certa, creando inutile allarmismo e tanto confusione.
Nel disegno di legge delle “Legge di Stabilità” l’aumento era effettivamente previsto, ma è stato poi emendato al momento dell’approvazione. Ad oggi, quindi, il contributo unificato per la soglia minima di valore resta di 43,00 euro.
Nel disegno di legge delle “Legge di Stabilità” l’aumento era effettivamente previsto, ma è stato poi emendato al momento dell’approvazione. Ad oggi, quindi, il contributo unificato per la soglia minima di valore resta di 43,00 euro.
L’allarme è rientrato, ma non del tutto. È lecito immaginare, infatti, che l’aumento non tarderà comunque ad arrivare. Vi dovesse, quindi, capitare di leggere su qualche sito male aggiornato, che il costo del contributo unificato è di 47,00 euro, sappiate che è una bufala.Al mancato aumento del contributo unificato ha fatto da contrappeso, tuttavia, l’abolizione dell’esenzione dalle spese di notifica per le cause di valore inferiore ai 1.032,00 euro. Fino all’anno scorso, infatti, la presentazione del ricorso era esente da ogni spesa. Dal 2015, invece, saranno dovute le spese di notifica dell’atto (circa una decina di euro). Questo vale per i ricorsi contro le multe, così come per ogni altro giudizio.È bene ricordare che il pagamento del contributo unificato e delle spese di notifica è dovuto solo per la presentazione del ricorso innanzi al Giudice di Pace. Nulla, invece, fortunatamente si paga per la presentazione del ricorso al prefetto.