Criticare i vigili non è reato

Alceste M., un cittadino del paese di Conselve, in provincia di Pordenone, era stato condannato in primo e secondo grado di giudizio per le accuse e le offese con cui, in una lettera inviata al Sindaco, aveva apostrofato l’operato dei vigili della polizia municipale, accusandoli di menefreghismo e arroganza. La Cassazione, invece, lo ha assolto ritenendo che quell’atteggiamento, ancorché ingiurioso, fosse giustificato dall’esercizio del diritto di critica e dall’interesse per la collettività.
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