Le poltrone dei giudici di pace sono in bilico e la giustizia si ferma. Così, per protestare contro l’imminente scadenza dei mandati e il mancato rinnovo per i prossimi quattro anni, i magistrati onorari hanno indetto lo sciopero per il massimo periodo loro concesso, di due settimane, dal 25 novembre al 6 dicembre.
I Giudici di Pace chiedono, inoltre, di essere ammessi ai medesimi benefici già concessi ai magistrati (non onorari, ma di carriera)relativi alle tutele previdenziali ed assistenziali, alla rappresentanza negli organi di autogoverno, a l diritto di difesa nei procedimenti disciplinari.
Non entriamo nel merito della questione. I Giudici di Pace avranno forse le loro ottime ragioni per protestare. Quel che ci riguarda è il disservizio derivante da queste due settimane di stallo: cause già rinviate di anni subiranno ulteriori rinvii. Così, a qualsiasi livello, mentre si discute dei diritti e dei privilegi di pochi, la Giustizia (nel senso istituzionale del termine) spira i suoi ultimi respiri.